Sopravvivenza nei pazienti con metastasi cerebrali da tumore mammario: l’importanza di HER-2
Le metastasi cerebrali rappresentano i tumori intracranici più comuni negli adulti.
Ricercatori del Massachusetts General Hospital, a Boston negli Stati Uniti, hanno identificato 83 pazienti con carcinoma mammario e nuove metastasi cerebrali parenchimali diagnosticate nel periodo 2001-2005.
La sopravvivenza globale mediana dal momento della diagnosi è stata di 8,3 mesi.
All’analisi univariata, i pazienti HER-2 positivi hanno mostrato una maggiore sopravvivenza dopo la diagnosi di metastasi cerebrali rispetto a quelli HER-2 negativi ( 17.1 vs 5.2 mesi ).
I pazienti con triplice malattia negativa hanno mostrato una sopravvivenza mediana di 4.0 mesi, rispetto agli 11.2 mesi di tutti gli altri pazienti.
Ulteriori predittori di migliore sopravvivenza sono risultati: un numero di metastasi cerebrali uguale a 3 o inferiore, la malattia sistemica assente o controllata, e la malattia locale controllata.
Nell’analisi multivariata solo lo stato di HER-2, il numero di metastasi cerebrali e lo stato della malattia locale sono rimasti predittori indipendenti di sopravvivenza.
In conclusione, lo stato HER-2 rappresenta un forte predittore di sopravvivenza dopo diagnosi di metastasi cerebrali.
La sopravvivenza nei pazienti affetti da tumore del seno con metastasi cerebrali sembra migliorare nei pazienti HER-2 positivi, ma è necessaria una migliore comprensione sia dei predittori della recidiva cerebrale che degli effetti tardivi del trattamento per esprimere un giudizio sul rapporto rischio-beneficio delle varie modalità di trattamento. ( Xagena2008 )
Eichler AF et al, Cancer 2008; Epub ahead of print
Onco2008 Neuro2008